Quanti sono i consumatori di cannabis in Italia?

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Quanti sono i consumatori di cannabis in Italia?

Nel corso del 2021 il tema della legalizzazione della cannabis è entrato di prepotenza nel dibattito politico, grazie alla campagna referendaria che ha riscosso un successo enorme, raccogliendo 500.000 firme in meno di una settimana.
La possibilità di raccogliere le firme utilizzando la firma digitale e l’identità SPID ha certamente facilitato la partecipazione delle persone, ma è innegabile che in Italia ci sia un discreto interesse attorno al tema della cannabis.

Nel caso in cui il referendum venisse approvato, essendo un referendum abrogativo, sarà necessario portare al seggio almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto, un risultato molto difficile da raggiungere. Per avere un’idea della dimensione del fenomeno cannabis in Italia abbiamo cercato di raccogliere più dati possibile sul numero di consumatori e sulle caratteristiche di questi consumatori. Ne emerge un quadro solo parziale, determinato dalla difficoltà di reperire informazioni rispetto ad un mercato totalmente illecito.

I dati che abbiamo raccolto provengono da diverse fonti, ma soprattutto dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia – Anno 2020 / dati 2019.

Una platea di 6 milioni di consumatori

Questo è il dato che emerge dalle ricerche portate avanti dal Dipartimento delle Politiche Antidroga, circa 6 milioni di persone hanno utilizzato cannabis nel 2019.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, il 25,3% dei consumatori rientrano nella fascia d’età 20-24 anni, il 19,9% in quella dai 40 anni in su, il 16,8% hanno un’età compresa tra 25 e 29 e infine si stima che il 6,3% dei consumatori sia composto da minorenni.

Si stima che, tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni, quindi studenti di scuola superiore, il consumo di cannabis sia molto diffuso. Si stima infatti che il 25,9% delle persone che rientrano in questa fascia d’età abbia fatto uso di cannabis nel 2019. I consumatori abituali tra i giovanissimi sono circa 400.000, il 15,6% del totale, mentre coloro che presentano un consumo “a rischio” (utilizzo di cannabis oltre 20 volte al mese) sono il 3,2% del totale.

I sequestri di cannabis

Nel 2019 sono stati sequestrati 44.287 kg di cannabis (permettetemi un inciso, ma che spreco!!) e ben 223.541 piantine di marijuana (lacrimuccia).
Da sottolineare il fatto che le operazioni di polizia rivolte a consumatori e spacciatori di cannabis sono diminuite del 6,6% e i quantitativi di cannabis sequestrati nel 2019 sono in calo del 60% rispetto all’anno precedente. Cosa significa tutto ciò? Una maggiore tolleranza da parte delle forze dell’ordine o un cambiamento nelle rotte di traffico, che hanno reso molto più difficile intercettare i carichi di sostanza stupefacente?

Il valore del mercato illegale della cannabis ammonterebbe a circa 6,3 miliardi di Euro. Inutile dire che oltre 6 miliardi di Euro potrebbero essere un toccasana per la nostra economia se la cannabis fosse inserita in un circuito legale. Se osserviamo i dati relativi alla spesa per consumi finali di cannabis si evidenzia un trend in crescita, con un aumento di oltre 800.000 € tra il 2015 e il 2017.

Principio attivo e prezzi della cannabis in Italia

Secondo dati ricavati dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, aumenta di circa il 15% la quantità media di principio attivo contenuto nelle inflorescenze di cannabis e nell’hashish, a dimostrazione che le genetiche moderne, ottenute ottimizzando le sementi e utilizzando fertilizzanti di nuova generazione sviluppano più principio attivo rispetto al passato.

Il prezzo della cannabis è anch’esso in leggero aumento. Una volta spacciata al consumatore finale, un grammo di cannabis può costare tra gli 8 e i 13 € al grammo.

C’è speranza per la legalizzazione della cannabis in Italia?

Abbiamo visto alcuni dati che ci mostrano le dimensioni presunte del mercato della cannabis in Italia, ma siamo consapevoli che i dati reali potrebbero essere diversi e probabilmente ci restituirebbero l’immagine di un mercato ancora più grande di quello stimato con i pochi dati a disposizione.

Detto questo, è evidente che il fenomeno della cannabis coinvolga una parte consistente della popolazione, direttamente o indirettamente. È altrettanto evidente che l’illegalità della cannabis stia portando ogni anno circa una decina di miliardi nelle casse della criminalità organizzata e solo questo dovrebbe bastare per portare alle urne oltre la metà della popolazione avente diritto al voto.
Le ragioni del referendum sono quindi profonde e valide, ma ciò non basterà a spianare la strada verso la legalizzazione della cannabis in Italia.

La classe politica è ancora per la gran parte sfavorevole alla legalizzazione della cannabis. Il Movimento 5 Stelle, un tempo paladino della legalizzazione, oggi ha posizioni ambigue e non è chiaro da che parte si schiererà nella futura campagna referendaria. Il PD, come sempre, ha posizioni diverse a seconda della corrente interna che esprime tale posizione e anche qui, non siamo certi se il Segretario e i Ministri si schiereranno a favore o contro.
Il forte pragmatismo del Governo attualmente in carica, presieduto da Mario Draghi, potrebbe far ben sperare e certamente questa legislatura rappresenta la miglior occasione da diversi anni per legalizzare la cannabis. Ricordiamoci che il Ministro delle Politiche Giovanili, con delega alle politiche antidroga, Fabiana Dadone, è apertamente favorevole alla legalizzazione e non ha mancato di dimostrarlo in passato.
Tuttavia il tema della legalizzazione della cannabis potrebbe essere rimandato alla prossima legislatura, con tutte le incognite che ciò rappresenta e con la concreta possibilità che vada al potere un governo più conservatore e proibizionista.

Ad ogni modo, sono convinto che sia solo questione di tempo. Il mondo sta andando nella direzione della legalizzazione, la cannabis è ormai stata sdoganata in moltissimi paesi occidentali e, anche dove è illegale, è largamente diffusa, come dimostrano i dati espressi in questo articolo. Sarà il tempo e la generazione che cambia a portare necessariamente alla legalizzazione. Arriverà un giorno in cui l’opportunità economica, l’ormai totale sdoganamento della cannabis e il cambiamento nella società renderanno necessaria e naturale la legalizzazione. Si tratta solo di capire quando tutto ciò accadrà.

2023-07-21T17:27:05+02:00

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