Passare dalla sigaretta tradizionale al tabacco da rollo significa atterrare in un altro mondo, ricco e variegato (e di maggior gusto: il trinciato è di qualità superiore rispetto a quello delle sigarette). Ma mentre molti passano dall’una all’altro proprio per provare qualcosa di diverso, in questo post ci rivolgiamo ai “costanti”: quelli che vogliono mantenere continuità in termini di aromi e sensazioni, almeno inizialmente. La prima domanda è: si può fare? Sì. E alla grande. Basta seguire alcune accortezze.
Il tema di questa chiacchierata è già nel titolo: hai smesso o vuoi smettere con le sigarette ed entrare nell’intrigante mondo del rolling, mantenendo continuità di esperienza di fumata? Ecco, vediamo come favorire l’atterraggio.
Precisiamo che qui si esprime un’opinione personale (la mia). Ma in fatto di gusto ogni opzione è possibile e tutti i percorsi sono validi, se portano soddisfazione e arricchimento esperienziale.
Chi passa al trinciato e vuole ricreare un’esperienza simile a quella con le sigarette deve fare attenzione alla scelta del blend, del brand e di filtri e cartine.
Il tabacco: the choice is an American blend
Il miglior tabacco per chi cerca continuità è senz’altro un American blend (del resto l’American è “la” miscela delle sigarette). I tabacchi che la compongono sono Virginia, Burley e Oriental. Attenzione, lo ripetiamo spesso e lo ripetiamo anche ora: 3 tipologie di tabacco non significa che ci sono solo 3 tabacchi, ma che tutti i tabacchi contenuti nella miscela sono di queste 3 varietà. Dentro un singolo blend infatti possono coesistere fino a 15-20 tabacchi diversi, di annate differenti e provenienti da ogni angolo del globo terracqueo.
La percentuale delle 3 tipologie varia ed è segreto dei produttori: in tutti però la componente prevalente è il Virginia.
Gli “sconsigli” utili
Dopo il consiglio utile ecco gli sconsigli per chi vuole passare dalle sigarette al trinciato in costanza di esperienza di fumata.
Sconsiglio numero uno:
– no ai Virginia blend
– no agli Smoked blend
Vediamo perché. I tabacchi Virginia, cioè composti dal 100% Virginia, possono risultare troppo dolci (persino stucchevoli) per i palati dei fumatori di sigaretta abituali. Il PH del fumo poi è più acido rispetto ad altri tabacchi. Questo significa che all’aspirazione danno la sensazione di piccante e possono grattare leggermente in gola, specie se la miscela è piuttosto secca (es: Pueblo, American Spirit).
Sconsiglio numero due: attenzione ai blend affumicati.
In Italia sono commercializzati gli Halfzware (anche se in altri paesi, come la Germania, sono comuni anche gli Zware). Zware in olandese significa “pesante”. Così, per non lasciare dubbi.
Gli Halfzware blend sono un mix di Burley e Virginia con addendum di Kentuky (il Kentucky, ricordiamo, è sempre Burley ma fire cured: essiccato grazie al fumo generato da bracieri). Ed è proprio questo che gli dona il gusto caratteristico ricercato dagli amatori ma non consigliabile a chi cerca un “salto nel noto”.
I brand. In tabaccheria cosa scegliere?
I colori dei tabacchi da rollo
Come riconoscere se un tabacco è un American blend? Non è quasi mai specificato sulla confezione ma un aiuto importante -se non ci viene in soccorso il tabaccaio- arriva dai codici colore.
Il colour code è un buon orientamento per noi consumatori un po’ perduti tra le varie offerte. Eccolo:
- Il rosso identifica generalmente gli American blend più corposi e sostenuti
- Il verde viene utilizzato per i tabacchi 100% Virginia
- Il beige e i colori caldi valgono per i tabacchi “naturali”, quelli definiti organici, particolarmente secchi e composti solitamente da soli tabacchi Virginia
- Il blu scuro o il nero sono i colori dedicati ai tabacchi aromatici, gli Halfzware
- L’azzurro e il rosa generalmente sono dedicati ai tabacchi più leggeri
Abbiamo usato “generalmente” perché non c’è un obbligo di legge, tanto è vero che alcuni produttori utilizzano altri code. Per esempio Luky Strike ha una sua personale palette.
A quale brand affidarsi?
Ci sono scelte più o meno coraggiose. Partiamo da quella forse più prevedibile: stessa marca di sigaretta, stessa marca di trinciato. Le grandi multinazionali commercializzano i tabacchi da rollo con i marchi dei pacchetti: Marlboro, Winston, Lucky Strike, ecc.
Il mantenimento di logo e packaging è una scelta commerciale: il tabacco contenuto non è quello delle sigarette (vedi per esempio l’articolo sul tabacco volume).
Il tabacco trinciato, lo abbiamo già detto, è di qualità superiore: viene tagliato in modo diverso, vengono eliminate determinate parti della foglia che sono inodori e non contengono nicotina, ed ha un sapore molto più definito. Il tabacco che si trova nelle sigarette tradizionali è tabacco espanso (quindi di fatto si fuma più del dovuto per ottenere un’esperienza di fumata paragonabile alla sigaretta rollata con le proprie mani).
Piccola digressione sul trinciato Camel. Ecco, questo è un caso interessante. Malgrado il brand sia lo stesso dei pacchetti, non sono affatto sicuro che il tabacco sia un American blend.
Perché dubito? Perché l’ho provato e…a livello olfattivo e aromatico somiglia più ad un blend Virginia. Purtroppo non si trovano info ufficiali a riguardo, quindi quello espresso resta un dubbio personale.
Uno sguardo agli altri American Blend
Non è detto che scegliere lo stesso brand delle sigarette precedentemente fumate sia necessariamente la scelta migliore. Ci sono aziende che operano nel settore del trinciato da più tempo e che offrono prodotti qualitativamente equivalenti se non superiori a quelli dei grandi brand, anche se come sempre la percezione della qualità è molto soggettiva.
No Name di Mac Baren è l’unico ad aver ben stampigliata sulla confezione la denominazione: American blend, Virginia, ecc (il che aiuta l’identificazione immediata). Per chi non vuole discontinuità con le sigarette, le proposte che mi sento di consigliare nella numerosa famiglia No Name sono 2: il Pink/Blond e il White.
Chi non conosce i No Name, qui fa un ripasso veloce https://www.landofrolling.com/tabacco-senza-nome/
Pink. Il senza nome rosa è una delle miscele più delicate che abbia mai provato e si adatta perfettamente a chi vuole fumare senza problemi in qualsiasi momento della giornata.
White. Il bianco è sempre un leggero, ma meno del Pink. Si tratta infatti di una miscela che contiene una percentuale importante di Burley che lo rende corposo e simile per forza al Gold di Marlboro.
Per chi poi ha un’idiosincrasia per il colore rosa, c’è anche il Blond, in un packaging tutto celeste. Azzurro o Rosa il contenuto è sempre lo stesso. Chi ci si affida vedrà che non si discosterà troppo rispetto alle sigarette. ma certamente farà un upgrade in termini di aroma.
Altri brand di tabacchi trinciati presenti sul mercato da moltissimi anni sono Drum ed Old Holdborn. Anch’essi rappresentano una valida alternativa ai tabacchi dei brand più blasonati, ma dobbiamo sottolineare che a livello gustativo offrono prodotti più complessi rispetto allo standard American blend.
Dulcis in fundo, è il caso di dirlo, un American blend con una nota leggermente dolce: l’Amsterdamer. Un tabacco che mi è capitato di provare e che considero molto buono e particolare, pur rimanendo semplice e adatto anche a chi è meno avvezzo ai sapori forti.
Filtri e cartine
Chiudiamo dando alcuni avvisi su filtri e cartine, in quanto accessori molto importanti per ottenere una fumata simile a quella delle sigarette.
Il consiglio è provare a usare filtri dal diametro più ampio: per esempio da 8 mm, con cartine spesse, di tipologia A.
Ma tutto questo è molto soggettivo (ribadiamolo sempre).
Se avete suggerimenti o volete raccontare la vostra esperienza di passaggio dalle sigarette al lento piacere del rolling, scrivetele e facciamo girare l’informazione.
Che il Leitmotiv di questa pagina lo conoscete: FUMARE INFORMATI!
E anzi, proprio per questo vi lascio un link a un articolo in cui spiego come scegliere l’abbinamento migliore cartine-tabacco: https://www.landofrolling.com/cartine-tabacco-scegliere-labbinamento-migliore/
Alla prossima!
In pillole: passare dalle sigarette al tabacco dando continuità all’esperienza di fumata è possibile, con alcune accortezze. Affidarsi almeno inizialmente a una miscela American blend, evitando tabacchi troppo forti o affumicati e “giocando” con filtri e cartine.
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