Come ben sapete, in questo blog tendo a parlare il meno possibile di marchi e prodotti specifici e mi concentro soprattutto sul fornire informazioni generiche e utili ai fumatori di trinciato che mi seguono.
Tuttavia non ho mai nascosto la mia passione per Mac Baren e per i tabacchi Senza Nome, o NO NAME, di cui ho già parlato qui e che fumo regolarmente da oltre 15 anni. Ovviamente, per mia natura, sono una persona che prova prodotti diversi, ma i trinciati Senza Nome sono sempre stati il mio prodotto preferito, sarà per la qualità intrinseca del tabacco realizzato da Mac Baren, sarà perché tendo a simpatizzare per aziende più piccole e tradizionali, sarà per l’immaginario del marchio, così misterioso e anticonformista.
Circa una settimana fa il mio tabaccaio di fiducia ha finalmente ricevuto le nuove buste di trinciato NO NAME, che attendevo da tempo, dopo che sono venuto a conoscenza di un rinnovamento della linea scorrendo la lista di prodotti presenti nel sito di ADM e scorgendo alcune novità nella linea dei Senza Nome.
La prima novità è proprio la busta, dal design fortemente rinnovato e modernizzato, pur rimanendo estremamente minimale. Sono felice che Mac Baren abbia deciso di tenere la finestrella trasparente sul fronte della busta e sono stato ancora più felice di notare che, una volta aperta la confezione, è presente una seconda finestrella, con accanto un’utilissima descrizione del prodotto a livello di composizione e caratteristiche, una cosa che, da fumatore che ama informarsi, ho apprezzato molto.
Unica pecca, la busta non ha la zip per la chiusura ermetica.
Come mi ha ben spiegato il tabaccaio, Mac Baren ha eliminato alcune referenze dalla gamma e ne ha aggiunta una. I tabacchi che non sono più in commercio sono il Senza Nome Blue, il Senza Nome Blond e il Senza Nome Yellow, nonché la limited edition Italian Blend, già praticamente introvabile da mesi. L’eliminazione del Blue un po’ mi dispiace, in quanto lo trovavo un tabacco veramente ottimo e particolare, ma riconosco che poteva essere apprezzato solo da una nicchia di fumatori, mentre Yellow e Blond erano prodotti che già consideravo “di troppo”: blond è una replica esatta del Pink e Yellow somigliava molto al Virginia verde.
Parlando di novità, la principale è rappresentata dal lancio di un nuovo American Blend, il NO NAME RED, dal colore rosso sgargiante. Già il colore fa capire che questo trinciato è un prodotto full-flavour, corposo e intenso, pur rientrando nella categoria American Blend, ovvero un mix di Virginia, Burley e tabacchi orientali, il classico blend da sigaretta in versione strong, per farla semplice.
L’altra novità è rappresentata dal cambio di colore del NO NAME AUTHENTIC, la miscela senza additivi 100% Virginia. Secondo il tabaccaio, che ha assistito ad un evento formativo a riguardo, la miscela è stata parzialmente rinnovata, per andare incontro alle esigenze di chi cerca un tabacco particolarmente secco e con note piccanti.
Ho deciso di acquistare una busta del nuovo RED e devo dire che mantiene la promessa di una fumata bella intensa e corposa, che ti soddisfa a lungo e non ti fa venire voglia di accendere una sigaretta per almeno un’oretta buona, almeno per i miei standard di fumatore. È un tabacco bello umido, dal colore piuttosto scuro e con un aroma classico ma leggermente più speziato rispetto al White.
Di seguito un recap con delle brevi descrizioni per ciascun prodotto della nuova linea NO NAME:
#NO NAME WHITE
Un American Blend classico e piuttosto leggero, anche se il colore bianco della busta potrebbe far pensare che sia più leggero di quanto in realtà non sia. È un prodotto storico, presente fin dall’inizio ed è la referenza che si trova con più facilità nelle tabaccherie.
#NO NAME RED
American Blend classico con una maggiore forza e contenuto di nicotina, regala delle fumate belle intense e soddisfacenti, pur senza aggiungere troppa complessità al profilo aromatico della miscela.
#NO NAME PINK
Altro American Blend, questa volta estremamente leggero. Caratteristiche simili al White ma percepirete senza dubbio la minore carica nicotina e anche un’inferiore complessità aromatica. L’ideale per chi vuole un tabacco veramente semplice da fumare e molto, ma molto leggero.
#NO NAME AUTHENTIC
Miscela 100% Virginia, senza additivi aggiunti. Un prodotto con un basso tasso di umidità e dalle spiccate note acidule tipiche del Virginia, risulta piacevolmente piccante durante la fumata, come altri tabacchi dello stesso tipo.
#NO NAME VIRGINIA
Miscela 100% Virginia, con un alto tasso di umidità e particolarmente aromatica, con note acidule e floreali. Il colore più scuro indica la presenza di diverse varietà di Virginia, tra cui dei Virginia scuri che donano aroma e corposi alla miscela.
#NO NAME BLACK
Miscela HalfZware Shag, ovvero 50% Virginia e 50% Burley, con una componente di Dark Fired Kentucky che dona una nota affumicata. Un bland dall’alta complessità aromatica, ideale per chi cerca un’esperienza di fumata forte e corposa.
Ciao, ho provato anche io il no name red, non è male (come tutti i macbaren d’altrone) anche se non essendo un appassionato del white non mi ha preso. Piuttosto sul no name authentic che fumo regolarmente devo essere sincero nelle buste buste nuove ho notato una piccantezza più affievolita rispetto al packaging precedente. Sarei curioso di sapere che modifiche gli hanno fatto. Ottimo articolo comunque.
Salve Marco,
purtroppo non mi è dato sapere quali modifiche siano state apporate all’Authentic. Se dovessi fare un’ipotesi ti direi che potrebbero aver aumentato leggermente il tasso di umidità, quindi la piccantezza affievolità potrebbe anche dipendere da quello. Fammi sapere se, a tabacco più secco, percepisci una maggiore piccantezza. In tal caso potrei aver indovinato 🙂
Assolutamente, molto volentieri 🙂
Ti chiedo una cosa vista anche la tua esperienza, si riescono a trovare in tabaccheria le cartine raw? In particolare mi interesserebbe provare le cartine in formato 1 1/4, se non sbaglio dovrebbero essere più lunghe delle classiche (rex bravo) ma meno delle king size (smoking gold)
Salve, io ho iniziato a fumare Mac baren appassionandomi a quello verde, il primo, non la versione successiva di un verde più scuro. Dopo sono passato al grigio e mi sono trovato molto bene, quasi come il primo verde chiaro. Ora sto fumando il bianco perché è il migliore fra quelli che trovo, ma non mi soddisfa come i primi due. La domanda è, come si colloca il nuovo rosso fra quelli che ho appena citato? È pesante come tabacco per tutti i giorni? Certo lo potrei provare direttamente, ma siccome dove abito dovrei esplicitamente chiedere di ordinarlo perché difficilmente arriverà vorrei prima un parere. Grazie, saluti
Salve Paolo,
il nuovo No Name RED è un American Blend, quindi la composizione di base è la stessa del white e del “grigio”. Si differenzia sicuramente per l’intensità, che risulta maggiore rispetto agli altri due, ma a livello di complessità aromatica è molto simile e non ti devi aspettare qualcosa di veramente “pesante”, come per esempio il Black. Se ti sei trovato bene con il “grigio”, ovvero il vecchio Italian Blend, potresti trovarti altrettanto bene anche con il RED, poi ovviamente i gusti sono soggettivi.
Era quello che volevo capire, gentilissimo grazie. Visto che ci siamo, qual è invece il Mac baren in commercio oggi che somiglia di più a quello con la confezione verde chiaro? Mi sembra di capire che fosse un virginia, ma a differenza di quello verde scuro che lo sostituí era molto più leggero. Ti ringrazio in anticipo, saluti
Ho provato il nuovo RED e non sono rimasto particolarmente interessato. Tabacco piuttosto anonimo che richiama il sapore di una comune sigaretta tradizionale. Non c’è un aroma particolare, il sapore mi è sembrato tutto molto piatto. L’intensità della fumata è leggera, non so perché la MacBaren lo classifichi come un 4/5. Il tabacco è decisamente troppo umido, a volte si fa fatica a fumarlo anche con una Rex Bravo rosa. Invece il nuovo AUTHENTIC mi ha sorpreso. Fumata intensa, rotonda e con un pungente bilanciato. Aroma leggermente speziato e floreale con un retrogusto mieloso. Non è un classico virginia come un Manitou, che è fortemente pungente, quasi estremo nella variante Pink, meno nella Original. Tabacco morbido che si presenta comunque a cartine di tipo B come le Rizla Micron che preferisco. Per me, insieme a pochissimi altri tabacchi, è uno dei migliori in circolazione. È stata una sorpresa.