L’Oro Verde: breve storia della scoperta del tabacco

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L’Oro Verde: breve storia della scoperta del tabacco

“non ho mai visto dell’oro trasformarsi in fumo, per fortuna.
Ma oggi posso dire di aver visto del fumo trasformarsi in oro”

 

La leggenda narra che fu questo il commento della Regina Elisabetta I, quando le furono portati i semi e le foglie di tabacco dalla Virginia, nei primi anni del 1600.

La storia di come il tabacco fu scoperto, per poi diventare così diffuso in tutto il Mondo è ricca di fascino e suggestioni, guerre e atrocità, religione e ritualità di mondi lontani.
Tutto ebbe inizio con l’arrivo delle tre caravelle di Colombo nelle “Indie” e con gli indigeni che, pensando di trovarsi dinanzi a degli Dei venuti dal cielo, iniziarono a offrire e fumare delle grandi foglie secche che sortivano strani effetti in coloro che ne facevano uso.

I primi esploratori cercavano l’oro bramosamente, ma non lo trovarono subito. Ciò che veniva loro offerto erano delle stupide foglie secche che inebriavano gli animi delle persone. Nulla di meno cristiano.
Non sapevano, gli spagnoli, che l’oro tanto cercato si era presentato loro sotto forma di pianta, di foglia e di fumo.

Le esplorazioni continuarono e il fumo era onnipresente. Colombo fece rotta su Cuba, convinto che quello fosse il vero continente asiatico, e vi trovò intere coltivazioni e centinaia di persone intente a fumare da un lungo tubo che quelle strane genti usavano chiamare “tabaco”.
A partire dalla seconda metà del 1500 la produzione di tabacco diventerà il business più importante per l’isola di Cuba, rendendola il principale crocevia per gli esploratori e gli avventurieri che desideravano cercare la fortuna nel Nuovo Mondo.

Tra tutti i posti in cui poteva decidere di fermarsi per un paio d’anni, Colombo scelse la Giamaica. 
Guarda caso anche qui si fumava il “tabaco”, ma gli spagnoli notarono immediatamente che gli indigeni erano spesso impegnati a fumare anche delle altre piante che sembravano dare effetti molto più soddisfacenti. Leggenda narra che Colombo fosse anch’egli assuefatto da tale pianta e la fumasse spesso prima di addormentarsi.

Dopo Colombo arrivarono i grandi Conquistadores, come Cortez e Pizzarro, i quali si spinsero in Messico e in Yucatan, dove decretarono a suon di spade e cannoni la fine degli imperi Maya e Azteco. In questi luoghi la presenza di coltivazioni di “Nicotiana Rustica” era massiccia e si iniziava già a comprendere il potenziale guadagno che se ne sarebbe potuto trarre.
I semi giunsero a Cuba e lì si iniziò a coltivare il tabacco che avrebbe poi conquistato tutto il mondo.

Dall’Europa all’estremo oriente, dalla Russia all’Africa nera, il tabacco entrò prepotentemente nella vita delle genti di tutto il pianeta in tempi incredibilmente brevi se consideriamo i mezzi del tempo. Questa pianta dagli effetti magici veniva venduta come il miglior palliativo contro il dolore, come cura ad ogni male fisico, come toccasana per l’igiene orale (sì, sul serio).

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2018-01-17T10:55:57+01:00

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