Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla varietà di tabacco più diffusa al mondo, il tabacco Virginia. Lo troviamo in praticamente tutte le sigarette tradizionali e nella stragrande maggioranza dei trinciati. Cresce in diverse zone del pianeta e si caratterizza per la sua dolcezza e il colorito che va dal giallo al mogano.
Ma andiamo con ordine e vediamo di celare uno ad uno tutti i segreti del tabacco Virginia.
Un po’ di Storia
Come forse già saprete, il tabacco è arrivato in Europa solo dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte degli esploratori Spagnoli che per primi sono approdati in quella che, secondo i loro calcoli, avrebbe dovuto essere l’estremo oriente.
Per i primi avventurieri, il tabacco rappresentò un vero e proprio tesoro. Già dopo il primo secolo dalla scoperta dell’America, a Cuba e in altre isole dei Caraibi, si coltivava il tabacco. Tale varietà era chiamata “Nicotiana Tabacum” ed era molto piacevole da fumare anche per gli Europei, che non erano per nulla abituati ad inalarne il fumo come lo erano, invece, gli indigeni.
Ben presto anche i coloni inglesi, che si erano impossessati dei territori del Nord America, iniziarono a coltivare il tabacco.
Tuttavia il tabacco degli inglesi era di una varietà che, per un europeo, risultava estremamente forte e pesante. Quasi impossibile da fumare e pertanto estremamente difficile da vendere nel Vecchio Continente. Tale varietà veniva chiamata Nicotiana Rustica.
Fu così che John Rolfe (forse lo ricorderete dal film Disney Pocahontas) organizzò una spedizione in America Centrale per acquistare (o trafugare, questo non ci è dato saperlo) un grande quantitativo di semi di Nicotiana Tabacco per poter iniziare la coltivazione in Virginia.
Egli fu il primo a riportare in europa, alla regina, i semi del tabacco spagnolo, che da quel momento iniziò ad essere chiamato Virginia.
Da leggere: L’Oro Verde, Breve Storia Della Scoperta del Tabacco
Tratti caratteristici del tabacco Virginia
Il tabacco Virginia è facilmente riconoscibile per il suo colore, che varia dal giallo acceso fino a tonalità che si avvicinano al mogano. Talvolta può essere anche molto scuro, specie nelle miscele da pipa.
Normalmente vengono individuate due categorie chiamate l’una bright Virginia, dal colore chiaro e con foglie sottili, l’altro Dark Virginia, di colorazione marrone e dal gusto più rotondo.
La pianta da cui si raccolgono le foglie di tabacco Virginia sono generalmente molto alte ed arrivano a superare spesso i due metri. In media una singola pianta può avere dalle 25 alle 40 foglie. Il fiore della pianta ha un colorito che varia dal bianco al rosato.
La maturità delle foglie si raggiunge quando queste assumono un colorito giallo-verde.
Un singolo grammo di semente può contenere più di 13000 semi.
Il tabacco Virginia è caratterizzato da una alta percentuale di zuccheri naturali contenuti nelle sue foglie. Zuccheri che vengono mantenuti anche dopo il processo di essiccazione e che conferiscono al Virginia un aroma naturalmente dolce.
Metodo di essiccazione del tabacco Virginia
Il colore giallo che caratterizza le foglie di tabacco virginia è dovuto anche al metodo di essiccazione che segue la raccolta delle foglie dalle piante del tabacco.
Tale metodo viene detto “flue curing” ed è stato scoperto, si dice, per caso presso la “Slate Farm” in North Carolina.
La leggenda racconta che un agricoltore fu sorpreso dal sonno mentre stava sorvegliando la stanza di essiccazione del tabacco, che all’epoca veniva fatto seccare solo utilizzando il fumo che si generava da dei bracieri.
Al suo risveglio notò che il fuoco si era spento e l’essiccazione del tabacco non era avvenuta nel solito modo.
Dopo un momento, immaginiamo, di forte disperazione, credendo di aver sprecato tutto quel tabacco, il contadino si rese conto che le foglie di tabacco giallognole che si trovava di fronte non erano poi così male.
Leggende a parte, da quel periodo si iniziò ad adottare un nuovo metodo di essiccazione che permise allo stesso tempo di risparmiare tempo e risorse e di ottenere il tipico aroma del tabacco Virginia come lo conosciamo oggi.
Le foglie vengono raccolte e infilzate in dei lunghi bastoni che vengono poi appesi all’interno delle sale di essiccazione, molto vicini ad una rete di tubature attraverso le quali circola il calore che viene generato all’esterno di queste sale.
Viene quindi meno il contatto tra le foglie del tabacco e il fumo.
Il processo di essiccazione chiamato flue curing è molto rapido e permette di mantenere, all’interno della foglia, una alta percentuale di zuccheri naturali.
Zone di produzione del tabacco Virginia
Il tabacco Virginia viene coltivato in moltissime zone del pianeta e, come accennato all’inizio di questo articolo, esso rappresenta il tabacco largamente più diffuso al mondo.
Ecco le principali zone dove viene coltivato e prodotto il tabacco Virginia:
Nord America: Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida, Alabama;
Sud America: Argentina e Brasile
Africa: Sud Africa, Zimbabwe, Malawi, Tanzania, Zambia
Asia: India, Pakistan, Filippine, Corea Del Sud, Thailandia; Giappone, Cina (il maggior produttore)
Oceania: Australia e Nuova Zelanda
Europa: Paesi dell’Est, Grecia
In Italia il tabacco Virginia viene coltivato soprattutto in Umbria, Veneto, Toscana, Abruzzo.
Leave A Comment